Blog

l'amico del cuore

22.06.2013 15:41

Un Bau Bau a tout  le monde e ai cani di bella presenza.

Salve a tutti, mi chiamo Marley e sono un cane.  Con grande cortesia, mi hanno chiesto di raccontare la storia di come ho conosciuto il mio migliore amico Giovanni, un essere umano niente male, e di come la mia avventura abbia avuto inizio.

Era un mattino di settembre, la giornata più calda di quel periodo, ricordo bene quel giorno perché il calore del sole mi ridusse il pelo in paglia e il sudare dalle zampe produceva un odore simile al formaggio, così il mio ex amico del cuore mi portò al mare per potermi rinfrescare.  Durante il tragitto non riuscii a smettere di scodinzolare per tutto il tempo, abbaiando di felicità a tutti quelli che incontravo e sperando che il tempo di attesa si accorciasse.  Arrivati sul posto per qualche istante ci guardammo intensamente negli occhi, lui prese dalla tasca  una pallina e la lanciò verso il mare con tutta la forza, ed io come una scheggia la inseguii per prenderla e farla mia. Ma appena riuscii a prenderla  tra i denti e mi girai per riportarla, mi accorsi che il figlio di putt… era sparito. Non riuscivo a crederci, mi aveva lasciato! Naturalmente in un luogo isolato dove non c’era nessuno, il traditore aveva pianificato tutto perché aveva paura della scenata che avrei potuto fare in pubblico. Una sola parola mi veniva in mente per poterlo descrivere: “Vigliacco e Puzzone”, comunque non mi importava di quell’essere immondo, sapevo che la mia anima gemella era da qualche parte ad aspettarmi vicino al mare, così mi misi subito a cercarla.

Incominciai a incamminarmi costeggiando il mare e feci subito il mio primo incontro. Si avvicinò con aria sospetta uno della mia natura canina, un tipo fuori dal comune, che cominciò prima ad annusarmi il di dietro e subito dopo a correre verso la direzione opposta, abbaiando e saltellando a zig zag per le strade roventi. Gli chiesi dove stesse andando e perché fosse così agitato, e lui gridando mi rispose: “ Io sono l’aria, io sono il vento, io sono libero!” capii da quelle parole che era fuori di melone, comunque lo seguii per un po’ sperando mi portasse fortuna. Rischiammo un paio di volte la vita, perché il pazzo era convinto di essere invisibile alle auto, quindi attraversava la strada senza guardare, mi sembrava di essere Sancho Panza in Don Chisciotte, e gridai: “ Folle di un hippy, non sarai mai invisibile senza un mantello!”

Ad un tratto i miei occhi furono accecati da una casa con delle finestre blu cobalto, capii immediatamente che in quella casa potevano esserci  persone buone e di buon gusto,  si sa chi ama i cani ama il blu cobalto. Allora presi coraggio e mi avvicinai a due belle signore che se ne stavano fuori dalla casa a parlare una lingua a me incomprensibile, e domandai: “ Mi scusino belle signore,  avreste un pochino d’acqua per questi due viandanti pieni di fantasia?”, ma proprio in quel momento l’amico pazzo cominciò a leccarsi il cosino, facendomi fare una figura di deiezione canina davanti alle belle signore, per fortuna non durò molto. Una di loro entrò in casa, uscendo un istante dopo con una ciotola piena d’acqua fresca, si avvicinarono e allora infilai il muso dissetandomi come una cammello assetato nel deserto, e loro sorridendomi mi accarezzavano e parlavano tra loro quello strano idioma. Nel frattempo Don Chisciotte era sparito, si era vaporizzato nell’etere, come il mio ex amico, mi aveva abbandonato il bastardo!

Mi fecero fare un giro legato a una corda in riva al mare, credevano mi fossi perso, ma quello che non sapevano  é che stavo cercando la mia anima gemella. Non credo al destino, ma non riuscivo a spiegarmi come il fato mi avesse fatto avvicinare a quella casa, dove appena entrai fui invaso da un odore gradevole e celestiale per i miei sensi, avevano cucinato il mio piatto preferito, spaghetti con braciolette alla genovese, dovevano essere per forza persone di buon gusto. Comunque in quel momento conobbi il mio futuro amico del cuore, si presentò: salve mi chiamo Giovanni, e tu?” ed io risposi: “Bau Bau”, ma lui non capì. Passammo tutto il giorno urlandoci contro, da parte sua gridava attraverso la finestra che dava nel giardino retrostante alla casa, segnalandomi di non entrare e di rimanere fuori, anche se non comprendevo la lingua, riuscivo a capire i gesti inequivocabili di quell’uomo autoritario, e da parte mia abbaiavo sperando che lui uscisse per giocare.  Comunque dopo qualche giorno di incomprensione, mentre avevo una sua scarpa sbavata e distrutta in bocca, lui mi diede un nome nella sua lingua, guardandomi negli occhi con voce tremante mi chiamò: “ Marley”… Diventammo subito pappa e ciccia.

Ormai inseparabili, facevamo qualunque cosa insieme, da andare in giro per le strade della città, a rilassarci in casa sdraiati nel giardino fumando un sigaro. Però il mio amico era un po’ fissato con le razze, aveva letto in un libro che un Golden Retriever è un eccellente nuotatore e amante dell’acqua. Così un giorno mi portò al mare, ci avvicinammo ad una piccola scogliera e ad un tratto mi spinse in acqua, il matto! Il mio corpo si irrigidì e vidi San Bernardo che mi chiamava dall’alto dei cieli agitando un mazzo di chiavi, ma per fortuna il mio eroe si tuffò in acqua salvandomi la vita, e da quel momento non mi ha più costretto a nuotare.

Ora che avevamo chiarito che l’acqua non mi garbava tanto, lui fece una cosa che solo un vero amico può fare. Creò dal nulla un parco dedicato ai cani, tutto erba, alberi e terra per poter correre giocando liberi senza perdersi. A tutti i cani lettori, dovete assolutamente venirci, perché è fantastico! Se venite potrete ascoltare tutte le mie avventure, e inoltre vi rivelerò delle notizie che vi scioccheranno. 

   Vi aspetto!

 

 

Primo blog

05.06.2013 21:05

Oggi abbiamo inaugurato il nostro nuovo blog. Continuate a frequentarlo e vi terremo aggiornati. Potrete leggere i nuovi post del blog tramite il feed RSS.